Dal 4 al 7 agosto si è tenuto a Francoforte il decimo congresso dell’IFA – l’Internazionale di Federazioni Anarchiche.
Al congresso hanno partecipato delegati e osservatori da Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bielorussia, Turchia, Azerbajan, Iraq, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Messico, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba, El Salvador…
Sono state giornate intense in cui alle assemblee plenarie si sono intervallati numerosi worshop. Il sabato pomeriggio c’è stata un’assemblea aperta alla città.
Un’occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni.
Qui un podcast con l’intervista a Simone compagno della FAI che ha partecipato al congresso (tratto da anarres)
Qui l’articolo di presentazione pubblicato su Umanità nova.
Qui trovate le mozioni approvate.
Di seguito invece il resoconto pubblicato sul n.26 di UN
La città di Francoforte in Germania, uno dei centri del potere finanziario a livello europeo e globale, nella prima settimana di agosto ha visto riunirsi il decimo Congresso dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche (IFA). Negli ampi locali della casa dello studente del campus Bockenheim della Università Goethe, dal 4 al 7 agosto, si sono riuniti delegati e osservatori di organizzazioni e gruppi di varie parti del mondo.
Il Congresso è stato positivamente segnato dalla crescita dei membri e delle relazioni dell’Internazionale, ed è certo significativo che questo sviluppo si sia realizzato nel forte coinvolgimento di realtà del movimento anarchico nelle Americhe. Il processo che ha portato all’adesione di nuove federazioni e al consolidamento dei contatti in quelle regioni è maturato negli ultimi anni grazie al continuo impegno dell’IFA, e pone oggi all’Internazionale la sfida di estendere concretamente la propria prospettiva politica oltre i limiti dell’Europa.
In apertura delle quattro giornate di incontro è stata ratificata l’adesione dei nuovi membri dell’IFA: la Federación Anarquista de México (FAM), costituita in Messico nel 2012; la Federación Anarquista Local de Valdivia (FALV) attiva dal 2014 in Cile nell’area di Valdivia, principale città della regione patagonica di Los Ra Federalista Anarquista (IFA), sviluppatasi recentemente in Brasile per impulso dei gruppi Liga Anarquista di Rio de Janeiro, Coletivo Anarc@Punk Aurora Negra di S Nigra di Bahia. Presenti dalle Americhe con propri osservatori anche la FederaciCentro américa y el Caribe (FACC), il Taller Libertario Alfredo Lopez (TLAL) di Cuba, il gruppo Kiskeya Libertaria della Repubblica Dominicana, la Agrupacirquista di El Salvador, El Libertario del Venezuela. Tra gli invitati presenti anche compagni da diversi paesi, tra cui il Portogallo e l’Azerbaijan, come pure gli osservatori del Vrije Bund (VB) dei Paesi Bassi, dell’organizzazione anarcosindacalista tedesca Freie ArbeiterInnen Union (FAU), dell’Organizzazione Anarchica Politica (APO) della Grecia, dell’Aotearoa Workers Solidarity Movement (AWSM) della Nuova Zelanda, dell’organizzazione Devrimci Anarşist Faaliyet (Azione Anarchica Rivoluzionaria – DAF) attiva in Turchia e Kurdistan, del Kurdistan Anarchist Forum (KAF).
Presenti ovviamente con le proprie delegazioni le federazioni dell’IFA: la Fédération Anarchiste di lingua francese, la Anarchist Federation britannica, la FAO attiva in Slovenia e Croazia, la AF della Repubblica Ceca, la Federacientina, la Federazione Anarchica Italiana, i compagni della FAB bielorussa e la FdA di lingua tedesca che ha ospitato il Congresso. Infine come membri dell’IFA hanno inviato il proprio contributo senza poter essere presenti la Federazione degli Anarchici di Bulgaria e la Federacirica.
Numerose organizzazioni anarchiche e antiautoritarie hanno inviato i propri saluti.
Le compagne e i compagni si sono confrontati nelle giornate di Congresso su un ordine del giorno denso di argomenti e ricco di elementi di dibattito, per permettere che tutte le questioni fossero adeguatamente affrontate buona parte della discussione si è articolata in gruppi di lavoro paralleli che poi relazionavano alla plenaria, nella quale venivano prese eventuali decisioni, e nella quale si discutevano i temi più rilevanti. Guerra e nazionalismo, migrazioni, repressione, strategie anti-nazionaliste, lotte nelle città, lotta al patriarcato, cambiamento climatico. Queste sono solo alcune delle questioni affrontate nei gruppi di lavoro. Da alcune di queste discussioni sono emerse proposte per sviluppare il dibattito interno, ma anche per mettere in pratica campagne comuni, sia a livello generale come IFA sia in specifiche aree geografiche con il coinvolgimento delle federazioni più interessate.
Nelle giornate di Congresso hanno avuto largo spazio anche le questioni organizzative interne riguardanti principalmente il ruolo degli organismi dell’Internazionale e la pratica del federalismo anarchico, nodi concreti ed attuali con l’adesione di nuove organizzazioni nelle Americhe e lo sviluppo di nuove relazioni che estendono la prospettiva dell’IFA.
Quattro documenti pubblici sono stati redatti nel corso dell’incontro: un appello di solidarietà per sostenere l’attività della DAF, che dopo il tentato colpo di stato in Turchia sta subendo come altre organizzazioni rivoluzionarie la repressione del governo che mette seriamente a rischio l’attività che l’organizzazione conduce intervenendo nel movimento dei lavoratori, nei movimenti giovanili, nelle lotte sociali, a sostegno degli obiettori di coscienza al servizio militare e del movimento lgbti, supportando la lotta per la libertà del popolo curdo e intervenendo per appoggiare in senso rivoluzionario i processi in corso in Rojava e nel Kurdistan in generale; un comunicato antimilitarista, in opposizione alle politiche di guerra esterna ed interna condotta dagli stati; un documento contro l’energia, gli armamenti e l’industria nucleare inviato all’incontro anarchico di Hiroshima in Giappone che si è tenuto il 6 agosto scorso per la commemorazione della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki; un comunicato contro le politiche di stato d’emergenza, la guerra e il terrorismo militare, religioso, razzista e omofobo.
Vi sono stati durante le giornate di Congresso anche momenti aperti al pubblico. In particolare nel pomeriggio di sabato 6 agosto all’esterno dell’edificio in cui si tenevano i lavori congressuali, nel campus universitario di Bockenheim, sono stati allestiti vari stand con il materiale prodotto dalle diverse organizzazioni presenti, principalmente libri, opuscoli, periodici, riviste, adesivi, manifesti. In quella stessa giornata è stata organizzata sul momento nell’area del campus di fronte alla casa dello studente una manifestazione in solidarietà ai prigionieri politici anarchici in Azerbaijan. La sera dello stesso giorno si è tenuto presso la casa dello studente un dibattito pubblico sulle lotte degli anarchici a livello globale in cui sono intervenuti i compagni di diverse organizzazioni tra cui quelli della FAM sulla situazione in Messico e del DAF riguardo alla situazione in Turchia e Kurdistan.
Grazie a questo dibattito è stato possibile presentare pubblicamente il movimento anarchico e il suo intervento in varie aree del mondo. Inoltre nell’iniziativa pubblica come nei dibattiti interni, mettendo a confronto i diversi contesti, è emersa in modo chiaro la tendenza globale di irrigidimento autoritario del potere politico. Questa tendenza, pur realizzandosi in modi diversi e con varia intensità nelle differenti aree geografiche risponde alle medesime esigenze. Stato d’emergenza, militarizzazione, guerra, repressione, conflitto tra gruppi di potere, guerra civile, colpi di stato più o meno mascherati o silenziosi. Questi sono i diversi modi in cui il potere politico cerca di governare la crisi, riducendo sempre di più gli spazi di mediazione del conflitto sociale, e imponendo in modo autoritario politiche che inaspriscono le condizioni di sfruttamento ed oppressione. Si presenta dunque uno scenario che pone in modo ancor più forte l’urgenza di costruire e praticare la solidarietà internazionalista e il mutuo appoggio in una prospettiva rivoluzionaria di trasformazione sociale.
Dario Antonelli